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La gazza marina ritorna a Napoli dopo circa 100 anni di assenza

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Ottime notizie per la biodiversità marina del golfo partenopeo. Grande stupore dell’ornitologo che nei giorni scorsi, dal lungomare di Mergellina, ha testimoniato la ricomparsa di una specie che da quasi un secolo non si faceva vedere

Un grande ritorno è avvenuto nelle acque del Golfo di Napoli, la gazza marina, dopo 94 anni dalla sua ultima documentazione, è ritornata nelle acque partenopee, dando un segnale di conferma della biodiversità marina delle acque e del Mar Tirreno.

La segnalazione è partita da un istruttore di vela che, mentre era fuori con la sua barca, si imbatte, in acqua, in uno strano volatile, molto diverso dai soliti gabbiani che si trovano in quella zona.

Segnalando ciò, l’ornitologo della stazione Zoologica Anton Dohrn, Rosario Balestrieri, si è recato sul lungomare per verificare l’apparizione e ha confermato che effettivamente, si trattava di una gazza marina.

Il volatile, il cui nome scientifico è Alca torda, è un uccello acquatico che si trova di solito sulle coste settentrionali dell’Atlantico. Dall’aspetto simile alla più conosciuta gazza ladra o a un pinguino, è un’abile pescatrice che si sposta sulla terra ferma per nidificare.

Se il Liguria gli avvistamenti sono più frequenti, in Campania, nell’ultimo periodo si sono registrati molti avvistamenti simili, circa 15 il totale, rappresentando un ottima notizia per la biodiversità locale.

Sebbene non siano in pericolo di estinzione, è bene preservare queste specie e tutelare questi esemplari che vengono nel mediterraneo per svernare.

La gazza marina infatti è una specie protetta, e in Europa, causa versamenti di idrocarburi e reti selvagge non è un posto che si può definire sicuro.

Importante quindi, per pescatori, imbarcazioni e altri di starne a distanza e non infastidirle.