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Sonia Bergamasco in “La principessa di Lampedusa”

La Principessa di Lampedusa

La principessa di Lampedusa, un monologo onirico scritto da Ruggero Cappuccio, interpretato e diretto dall’attrice e musicista Sonia Bergamasco

Nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti – dal 18 al 23 Novembre – la principessa che ha ispirato Il Gattopardo Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: bella, coltissima, straordinaria pianista, disinvolta nell’uso di tre lingue straniere. Una figura reale e insieme leggendaria, riportata in vita dalla scrittura poetica di Ruggero Cappuccio e dall’interpretazione di Sonia Bergamasco.

Ruggero Cappuccio ne restituisce la modernità, il carisma e il coraggio in un monologo onirico diretto dalla stessa Bergamasco.

In una Palermo devastata dai bombardamenti alleati del ’43, la principessa, morta ma ancora cosciente e sola, dialoga con i fantasmi della sua vita – amori, fallimenti, desideri – che tornano a lei con incarnazioni sensualissime, comiche, mille trame di vite corporee dense di eros e di segreti.

Beatrice sogna, danza con le parole in una scena semivuota, ma colma di visioni, e infine invita alla bellezza, alla libertà e alla vita con ultimo ballo sotto le bombe.

La scrittura di Ruggero Cappuccio è una partitura di sentimenti infuocati e slanci oltre la materia. Sonia Bergamasco la interpreta con la ricchezza espressiva di cui è dotata, dando vita ad un concerto di sentimenti in cui esplode il vitalismo di un’anima che mira dritto al sublime.

La musica – firmata da Marco Betta e Ivo Parlati – accompagna una partitura emotiva che esplora l’identità femminile, la solitudine e la forza dei legami. La trama musicale, in cui la voce della protagonista, e le tante voci di chi lei ha amato, detestato, compreso e rifiutato si intrecciano e si inseguono, prendono corpo e spazio in un concerto di emozioni in cui esplode il vitalismo di un’anima sublime

La Trama

Dopo la morte, agli esseri umani vengono sottratte tutte le facoltà.

Tranne una: la possibilità di sognare.  È Beatrice di Lampedusa a scoprirlo. La principessa si trova di fronte a un’abbagliante rivelazione: il suo trapasso è avvenuto, ma la coscienza è intatta. La sua vita terrena la assedia come un impetuoso flusso onirico.

Il profumo di rosmarino, la sensazione tattile della seta, l’odore delle rose e dei cavalli, il sapore dei dolci, la freschezza dell’acqua, la percezione di musiche ubiquitarie, di paesaggi desertici invasi dal sole, la circondano con struggente potenza. Il luogo in cui si trova assume ora la forma di una realtà materica, ora l’astrattezza di una dimensione spirituale. I fantasmi della sua esistenza tornano a materializzarsi intorno a lei con incarnazioni sensualissime e disarmante comicità.

Suo figlio Giuseppe, autore del Gattopardo, le sue sorelle Giulia, Teresa, Maria e Lina, suo marito, le cameriere, i campieri, la giovane amica Eugenia, attraversano il luogo di confine in cui la Principessa lotta tra il ricatto di una vita fisica che ancora la adesca e l’aspirazione a uno stato di pura contemplazione.

Beatrice considera il senso della sua vita e quello universale della vita in sé con lo sguardo di chi ha varcato la linea della morte. La forza della natura siciliana, la seduzione di oscure energie elleniche, gli dèi, il sangue, le guerre e l’anelito alla bellezza, sono il campo magnetico in cui la Principessa, ancora attratta dal fascino dei corpi, apre un duello per raggiungere la liberazione.

Note di regia

«L’occasione di orchestrare una partitura per fantasmi attraverso un corpo solo e una sola voce, me la offre Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò: donna forte, indipendente, principessa in una famiglia complessa, ferita e geniale. Beatrice viene chiamata a parlare in prima persona da Ruggero Cappuccio, con cui ho collaborato pochi anni fa per dare corpo ad un’altra figura di donna indimenticabile, la Cassandra del mito. Ruggero Cappuccio – che a Beatrice ha già dedicato il libro La principessa di Lampedusa – mi consegna ora la trama di un sogno, da mettere in scena come interprete e come regista. Una trama musicale, in cui la voce della protagonista, e le tante voci di chi lei ha amato, detestato, compreso e rifiutato si intrecciano e si inseguono, prendono forma e spazio. Un teatro delle emozioni e del pensiero. La solitudine essenziale di una donna che, in un presente senza tempo, prende finalmente il suo tempo per raccontarsi e raccontare la storia.

Ho immaginato una scena luminosa e raccolta, in cui le tracce di una vita, le parole non dette, il desiderio di sentirsi ancora parte, e la certezza di esserne ormai definitivamente fuori, sono al centro del gioco.

La Principessa di Lampedusa mi consente di mettere alla prova ancora una volta la forma monologo e di verificare quanto spazio ci sia per dare ospitalità sulla scena a presenze e visioni, forte di una lingua e di una storia che parla al presente».

Sonia Bergamasco

Note dell’autore

«La principessa, si trova di fronte a un’abbagliante rivelazione: il suo trapasso è avvenuto, ma la coscienza è intatta. I fantasmi della sua esistenza tornano a materializzarsi intorno a lei con incarnazioni sensualissime, con disarmante comicità, con mille trame di vite corporee dense di eros, di segreti, di nostalgie. La forza della natura siciliana, la seduzione di oscure energie elleniche, gli dei, il sangue, le guerre e l’anelito alla bellezza, sono il campo magnetico in cui la Principessa, ancora attratta dal fascino dei corpi, apre un duello per raggiungere la liberazione».

Ruggero Cappuccio

Incontro con il pubblico

Mercoledì 19 Novembre

Dopo lo spettacolo, l’autore Ruggero Cappuccio e l’attrice e regista Sonia Bergamasco a dialogo sulla drammaturgia e la poetica dello spettacolo.

Orari

martedì – 20:00

mercoledì – 19:45

giovedì – 21:00

venerdì – 19:45

sabato – 19:45

domenica – 16:15

Prezzi

SETTORE A (file A–E + H)

intero 38€;

under30/over65 28€

SETTORE B (file F–R)

intero 28€;

under30/over65 20,50€; convenzioni 22€

SETTORE C (file S–ZZ)

intero 20,50€;

under30/over65 18€; convenzioni 18€

Info e biglietteria

Biglietteria

via Pier Lombardo 14

02 59995206

biglietteria@teatrofrancoparenti.it