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Debutta La Nuova Abitudine e si replica Kingdom nell’undicesima giornata del Campania Teatro Festival

Campania Teatro Festival

Danza, Osservatorio e Internazionale. Sono queste le tre sezioni che caratterizzano l’undicesima giornata del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio

Un’abitudine può essere nuova? Lo è certamente, in un ossimoro creativo di particolare significato, “La nuova abitudine” della Compagnia Mòra, con la coreografia di Claudia Castellucci, che va in scena alle ore 19 del 19 giugno nel cortile del Museo Madre di Napoli.

Ispirato ai canti ortodossi della tradizione russa Znamenny, lo spettacolo è caratterizzato da una geometria dedicata a penetrare una peculiare dimensione temporale. Si tratta di un antico canto liturgico russo, il canto Znamenny (segni), che ha spinto la Compagnia Mòra a traslocare nell’Ottobre 2021 a San Pietroburgo, per costruire lì la danza assieme al Coro di musicAeterna di Teodor Currentzis. Rispetto alla musica corale della tradizione ortodossa più nota, il canto Znamenny veste un modesto indumento, lontano dalla pompa della liturgia bizantino-slava. La sua matrice è dunque religiosa, ma in questo caso viene spogliata dei suoi significati legati a un credo. In scena, ballerini in abiti tecnicamente concepiti per una danza che nella sua formalità crea l’unione concettuale tra abitudine e novità, tradizione e invenzione, esodo e occupazione spaziale. Gli abiti sono cerimoniali, ma sono cuciti in vista del ballo come addendi del movimento. Tutto questo è il volgersi da un’altra parte e separarsi dal proprio orizzonte. Prendere il partito di una danza saprofita, perché nutrita da una matrice estranea, indica una via concreta di esilio, inizialmente culturale e poi fisica, ma intanto c’è la realtà del tempo, inventata dalla danza, a essere fisica, di nuova consistenza e attuale.

Nella sezione Osservatorio, invece, al Teatro Colosseo di Baiano alle 21 debutta “L’incontro”, per la regia di Lubomir Bukovy e Francesco Scotto. Lo spettacolo nasce da un laboratorio intensissimo realizzato da Bukovy, con il sostegno dell’Istituto Slovacco di Roma e di Eunic Global, nell’ambito del progetto “Quartieri di Vita. Life infected with social theatre!”, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival.

Il titolo nasce proprio da ciò che è stato il risultato finale del laboratorio: un incontro tra persone, nel quale ognuno si è confrontato con le proprie ansie, le proprie paure, il proprio modo di affrontare la vita. Ogni componente è stato autore del proprio testo. Ogni testo è stato poi integrato ed amalgamato da Lubomir Bukovy e da Francesco Scotto. La messa in scena finisce per essere lo specchio di ciò che oggi tutti noi siamo: esseri alla ricerca del proprio posto del mondo, esseri che vogliono guardare al futuro, liberandosi dal fardello delle proprie paure, delle proprie ansie. L’in contro è un viaggio verso l’altro alla ricerca della propria felicità.

Al Teatro Politeama, infine, alle ore 21 si replica “Kingdom”, lo spettacolo della sezione Internazionale dell’artista belga Anne-Cécile Vandalem, che lo dirige in collaborazione con Das Fraulein (Kompanie).

Sul sito campaniateatrofestival.it sono consultabili le promozioni ed è possibile acquistare i biglietti.

Il Campania Teatro Festival, parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), è finanziato dalla Regione Campania e si avvale anche di un contributo annuo del Ministero della Cultura per il suo schema multidisciplinare.